Non ci crederete, il mio letto mi ha appena fatto una richiesta di amicizia su facebook!
Soffriamo tutti della social malattia chiamta “male del like”
Abbiamo preso il bruto vizio di mettere dei like dapertutto senza neanche guardare il contenuto al quale abbiamo messo il nostro like. Anche se la cosa può sembrare banale e scontata, il nostro like su una foto, un post o un comento vuole comunque dire che condividiamo quella cosa, quindi il like è l’espressione della nostra condivisione sui socialnetwork.
Ma dov’è il male mi direte? Il male è quando mettiamo dei like su cose che sono contrarie alle nostre ideologie e ai nostri ideali di vita, per la semplice ragione che non leggiamo. Di solito basta che uno dei nostri amici abbia messo un like e voilà lo facciamo anche noi. O che i nostri amici social ci invitino a mettere dei like su qualche post o evento e lo facciamo senza neanche leggere in profondità. Basta di solito leggere il titolo o la prima riga del post o dell’evento a cui siamo invitati per mettere mi piace.
Ma i nostri like possono essere manipolati?
Non intendiamo la manipolazione nel senso stretto del termine perché siamo tutti dotati di ragione. Qui parliamo della manipolazione che si applica a livello basso di soglia della nostra attenzione quando dobbiamo mettere un mi piace su un post, un evento o una foto.
Ci sono delle persone malvage online che contano proprio su questo fatto per diffondere partciolari messaggi in modo impercettibile, per superare in modo agevole quella soglia di attenzione che consacriamo ai post online.
Sicuramente ci è successo di mettere dei like su dei post scritti da persone con cui non condividiamo gli ideali di vita. Solo che quei like li mettiamo la maggiore parte del tempo in uno stato mentale di quasi disattenzione. L’assurdo in tutto ciò è che la magior parte del tempo “condividiamo” cose che in realtà detestiamo.
Cosa fare allora con sti maledetti like?
C’è solo una cosa da fare prima di mettere mi piace su un post, un commento, una foto: è consigliato leggerli bene per capire se condividi (parlo della condivisione reale) i valori che questi post o commenti trasmettono.
La seconda cosa da non fare è quella di non mettere in modo automatico un mi piace su un post, una foto o un evento perché ce l’ha raccommandato un amico di facebook, solo per fargli piacere. È vero che tra amici ci si fa dei piaceri, ma bisogna anche essere coerenti con i nostri valori. L’obiettivo dei social è anche quello, penso, di condividere delle cose in cui crediamo veramente.
Non deve essere la quantità dei like a guidare la nostra condivisione di un post o commento, ma piuttosto la qualità di quest’ultimi. Il maggiore numero dei like in un post non significa che quel post sia di ottima qualità, non è automatico. Può essere un indizio, ma non la prova.