la pubblicità online e i nervi dell’utente

 

la soluzione

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Gli ad-block sono dei programmi che permetono agli utenti di non ricevere più la pubblicità quando sono connessi. Cosa motiva la gente ad usare gli “ad-block”

(blocco di pubblicità online) quindi la  pubblicità su internet, sembra essere un avvertimento verso gli scettici dell’industria pubblicitaria. Una buona fetta di utenti online ha un parere negativo sulle pubblicità online. Andremo  a capirne la o le ragioni.

I numeri

Gli utenti usano ogni giorno un pò di più i temibili (da parte degli insersionisiti) ad-block, quei programmi che permettono agli utenti di bloccare le pubblicità nei loro terminali quando sono online.

Ad esempio uno studio in francia (TEADS) ha rivelato che tra le ragioni (un po’ condivise da tutti) che spingono le persone a usare dei programmi di blocco, per i francesi ci sono:  la fluidità della navigazione, causata dal numero troppo elevato di pubblicità (66%),poi c’è la loro propensione ad essere fastidiose o ad  interrompere la lettura dei contenuti (65%), la proccupazione sui dati personali (49%) o la curiosità nei confronti della tecnologia.

Gli utenti con un terminale ios sono meno pazienti di quelli che usano i terminali android

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I risultati per il tipo di terminale fanno vedere le differenze tra i vari utenti che li usano. L’80% degli utilizzatori d’iphone pensa che le pubblicità ralentano la navigazione, contro il 67% degli utilizzatori di smartphone.

Per quanto riguarda gli ipad, il 67% trova che c’è troppa pubblicità, mentre su un tablet android il 69% trova che la pubblicità ralenti la navigazione.

Tre utilizzatori su quattro di computer fissi sostengono che la pubblicità giochi un ruolo di “interruzione” o noioso, invece quelli che usano i pc portatili, avendo installato un ad-blocker (74%) dichiarano di averlo fatto perché c’era troppa pubblicità.

Tutti sono d’accordo: niente pop-up

 Un pop-up è una finestra “intempestiva” secondaria oltre alla pagina del navigatore che si apre senza il consenso dell’utente quando quest’ultimo sta navigando online, per proporgli delle pubblicità.

Tutti i format pubblicitari non vengono bloccati alla stessa maniera. Su smartphone o telefonini le finestre di pubblicità (pop-up ads)  sono le prime ad essere bloccate circa il 70% di utilizzatori, la proporzione aumenta a 82% su pc fissi o portatili.

In oltre, degli studi hanno dimostrato che riceviamo al giorno da 1200 a 2000 impulsi pubblicitari. Riceviamo troppa pubblicità , di scarsa qualità, e non adatta  a tutti agli utenti. Questo ha come ulteriore conseguenza, il degrado dell’esperienza di navigazione dell’utente. Inoltre ralenta il caricamento delle pagine.

Cosa fare allora?

Per non scoraggiare gli inserzionisti, ecco qualche pista su cosa vogliono gli utenti che bloccano le pubblicità online. In sintesi vogliono avere il controllo cioè il diritto e il poter di cancellare una pubblicità ogni volta che lo vorrano. Non dimencare che la pubblicità è un’idea, una strategia e una produzione. Fare pubblicità vuole quindi dire avere un’idea e soprattutto convincere il cliente che sia l’idea giusta.

 Lavorare ancora di più sulla qualità

Trovare il modo di interessare gli utenti in modo intelligente e pertinente. La gente è bombarda dalla mattina alla sera da messaggi pubblicitari, quindi guarderanno cose che ne varranno la pena. Costruire una pubblicità pensando al  cliente come ad uno pieno di talento e creare di conseguenza un prodotto che possa interessare delle persone talentuose.

k.k

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