I cookies i nuovi 007 del web

 l’uso dei cookies e la cyber privacy

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i cookies una tecnica di raccolta dati ai confini dell’ illegalità?

Quando visitate un sito web, soprattutto un sito a vocazione commerciale (e-commerce), noterete una scritta di questo tipo: “questo sito usa i cookies per migliorare l’esperienza di navigazione dell’utente, continuando la navigazione su questo sito accetti le condizioni e termini del loro uso” .

Questo, in termini più tecnici, si chiama opt-in una richiesta esplicita che viene fatta all’utente per raccogliere il suo consenso su una determinata questione

 

La logica alla base di un investimento pubblicitario è il ROI. Ma questa logica sta spingendo di più la norma sulla privacy. Cioè la paura che la gente veda il loro concetto di privacy edulcorato attreverso meccanismi di marketing sempre più audaci e invadenti.

Ma il dubbio è proprio su quella unica domanda. Per la semplice ragione che i cookies possono essere usati per vari motivi: fare delle statistiche, adattare una pagina al comportamento all’utente, il retargeting delle pubblicità o ancora informazioni trasmesse a terzi.

La domanda spontanea che ci viene in mente è se sia  necessario fare molti opt-in per ogni uso al quale verrà fatto il cookies o farne uno solo per tutte le occasioni d’uso?

La gestione della privacy sul web: i cookies e un solo opt-in o opt-in generalizzato?

Un utente che naviga ad esempio su un comparatore di prezzo di assicurazione non dovrebbe saper con più dettagli (opt-in personalizzato ad ogni tipo di uso) che le informazioni raccolte sul suo conto potranno essere usate da un’azienda assicurativa per aggiustare un’offerta in base alle sue richieste o alle sue abitudini di ricerca.

O è forse meglio non dire niente e continuare ad usare un opt-in generalizzato per i cookies quando quest’ultimi raccolgono informazioni degli utenti per usarli in mille maniere? (leggere il nostro articolo sul big data)

È una domanda difficile a cui rispondere, ma bisogna comunque dare più chiarezza all’utente su cosa va incontro. Per la semplice ragione che siamo emersi da messaggi promozionali che ci arrivano da siti o enti che non conosciamo, per la semplice ragione che abbiamo detto di sì a un sito attraverso un opt-in generalizzato su dei cookies, che hanno venduto le nostre informazioni di navigazione a terzi.

Possiamo solo dire che i cookies stanno cambiando una volta di più i rapporti tra l’utente e la rete; diventa ogni giorno più difficile avere quello che chiamiamo la “cyber privacy”. Il limite diventa sottile tra abitudine di consumo ed invasione della vita privata. Appena uno accende il computer o si connette ad internet assiste ad un’apparizione massiccia di messaggi promozionali. Quella sensazione di invasione non fa sempre bene all’utente.

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k.k

2 Commenti

  1. roberta

    ottimo articolo!!

    1. kopla (Autore Post)

      Grazie!

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