EMAIL/NEWSLETTER: 8 ERRORI DA EVITARE

foto-manoPer evitare che il tuo indirizzo email muoia nello SPAM o che rimanga un eterno “non letto” , è essenziale costruire una campagna che rifletta il vostro target. Per arrivare a questi risultati, abbiamo individuato gli 8 errori da non commettere per una campagna di emailing di successo:

1 – integrazione di immagini senza testo in una newsletter

Molti studi dimostrano che più dell’80% degli utenti Internet non consentono automaticamente la visualizzazione delle immagini nelle loro email. Alcuni hanno fatto la scelta volontariamente, ma gli altri hanno semplicemente cambiato le impostazioni implementate dal loro provider di posta. Pertanto, è importante fare attenzione a inserire alternative testuali per ciascuna delle vostre immagini in modo che il destinatario non si trovi con un’e-mail ‘vuota’ quando la apre.

2 – attenzione alla frequenza di invio della tua e-mail

È ovvio che la frequenza di invio troppo elevata avrà un effetto negativo sull’impatto delle tue campagne. Bisogna quindi trovare una frequenza di invio che non sia troppo soffocante per il destinatario per evitare che quest’ultimo ci mandi direttamente in spam. Nello stesso tempo, è noto che l’80% degli utenti apre un’email quando conosce il mittente. Quindi non è altrettanto consigliato lasciare scorre troppo tempo tra l’invio di due email, perché così il destinatario non si dimenticherà di noi. È essenziale determinare una frequenza adatta al vostro obiettivo e quindi sviluppare una strategia partendo da questo presupposto. Per effettuare questa operazione, è necessario analizzare ciascuna delle tue campagne e soprattutto, è di estrema importanza la verifica del volume dei “non iscritti”.

3 – inviare contenuti senza interesse nella tua newsletter

Generalmente è considerata buona una campagna di email marketing che ha un tasso di apertura di circa il 25%. In altre parole, si può essere felice se un destinatario su quattro apre la nostra posta elettronica. Invece se il nostro indirizzo email è irrilevante, corriamo il rischio che sia catalogato come SPAM e ci sono pochissime possibilità che sia aperta successivamente. È per questo motivo che il nostro indirizzo email deve avere un valore aggiunto. Ad esempio:  “Acquista i miei prodotti! Questi sono i migliori! », è il tipo di messaggi che vanno direttamente in SPAM…

4 – Non sovraccaricare il contenuto della tua  email (densità)

Fra il 25% di email che si aprirà durante una campagna di email marketing, una stragrande maggioranza non verrà letta se è troppo densa, e quindi ci sono grandi possibilità che finisca nel Cestino. Pertanto, è necessario  scrivere un’e-mail concisa e pertinente.

5 – Mai Scrivere un’email senza call-to-action campagna-DEM

Non credo che il tuo obiettivo finale della campagna email sia di ottenere un tasso di apertura valido. Se si invia un’e-mail, è perché si desidera ottenere una visita o ancore meglio, una vendita. Per raggiungere questo obbiettivo, è necessario includere almeno una Call-To-Action. Un pulsante che incoraggia il destinatario a compiere un’azione ben definito (“Unisciti a noi”…). Il tasso di conversione dipende direttamente dalla pertinenza della tua Call-To-Action.

6 – L’oggetto della tua email non deve mai essere “neutro”.

Prima di prendere la decisione di aprire una delle vostre e-mail, il destinatario avrà certamente conoscenza del relativo “oggetto”. Che avrà attirato la sua attenzione. L’oggetto della vostra email non dovrebbe essere né troppo corto né troppo lungo. Deve stuzzicare  la curiosità attraverso l’ annuncio del valore aggiunto della tua email. Fare dei test è il migliore modo per capire cosa funziona meglio. Alcuni hanno notato un aumento del 28% del tasso di  apertura cambiando una o due parole del loro oggetto.
7 –  non inviare la stessa e-mail a tutto il tuo database

È molto importante segmentare il suo database di e-mail. Non tutti i destinatari hanno lo stesso profilo, né le stesse aspettative. Una volta che il database è segmentato, si può facilmente adattare il proprio messaggio in funzione agli utenti che hanno profili simili e cosi facendo, si  ottiene un tasso di conversione più elevato. Potrà quindi essere possibile personalizzare il tono della tua e-mail (lingua), gli argomenti presentati o anche il soggetto della vostra email in base al profilo degli utenti segmentati.

8 – il tuo messaggio non deve essere pensato per un solo terminale

Gli studi dimostrano che le email possono essere visualizzate in media fino a 34 volte al giorno da dispositivi mobili (tablet, smartphone…). Fare dei test e cercare di adattare le  e-mail a schermi di piccole dimensioni. Se uno dei tuoi destinatari tenta di aprire la posta elettronica dal suo smartphone e non ci riesce, ci sono poche probabilità che lo vada a fare dal suo computer.

Nonostante la varietà di strumenti di Web marketing e l’importanza dei social media, l’e-mail rimane una leva potente. Tuttavia, se mal progettata, una campagna di emailing avrà un esito negativo. Peggio ancora, il tuo indirizzo email può finire negli SPAM per sempre.

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