Anche se ci sono dubbi sulla sua efficacia, L’e-mailing oggi rimane uno strumento indispensabile per attuare una buona strategia di comunicazione. Non pensiamo tanto al fatto che possa essere efficace o no, ma piuttosto a come usarlo. Come creare una strategia di email marketing perfetta? La risposta in 5 passi.
Secondo un rapporto pubblicato da Experian Marketing intorno le sfide di email marketing nel 2015, l’e-mailing rimane lo strumento di comunicazione più utilizzato dalle aziende (95,3%), siti Web (91%) e le reti sociali (73,4%).
Come creare l’Emailing perfetto? I 5 passaggi fondamentali!
Passo #1: Determinare i propri obiettivi e analizzare la sua destinazione
Obiettivi specifici:
La prima domanda da porsi è: ‘ perché ricorrere all’ Emailing? Cosa ti aspetti? Se la tua risposta si riduce a ‘per vendere’, bè sei sulla strada sbagliata.
Naturalmente, lo scopo spesso è quello di aumentare il fatturato. Tuttavia, per quanto riguarda l’emailling, non deve essere l’obiettivo primario.
Per aumentare il fatturato, è necessario ottenere più visibilità, conquistare nuove quote di mercato, generare più traffico sul proprio sito Web, più contatti…
Una conoscenza approfondita del target di riferimento
L’emailing è per voi l’opportunità di consegnare un messaggio. Questo messaggio deve essere comprensibile e seducente. Per essere sicuro di mandare il messaggio giusto alla persona giusta, è necessario conoscere il suo target in modo più dettagliato.
Quali sono i bisogni, le aspettative e i comportamenti del vostro target? Quali sono le sue preoccupazioni e i suoi centri di interessi?
È necessario determinare con precisione il profilo del target di destinazione. Spesso, si definiscono diversi profili cercando di raggruppare i target in base a criteri di somiglianza che possono essere di tipo geografico ad esempio, per la semplice ragione che i messaggi vanno pensati in funzione alle caratteristiche comuni dei target. Può essere controproducente comunicare nello stesso modo al profilo A e al profilo B.
Spesso sarà molto importante segmentare i contatti per meglio adattare il vostro messaggio. Solo uno studio approfondito del vostro target vi permetterà di rendere possibile una segmentazione in maniera ottimale.
Passo #2: Per fare una buona prima impressione
Per sperare di raggiungere i vostri obiettivi attraverso le campagne, i destinatari delle email li devono aprire e se nessuno li legge, si può essere certi che non si ottiene una richiesta di preventivo o delle visite sul proprio sito Web.
Ora che conoscete il vostro target, il passo seguente deve essere quello di stimolare il destinatario e questo si può fare costruendolo in questo modo:
Nome del mittente:
Presentarsi al meglio. Preferiscono un’identità più personale come il vostro nome o anche “nome della squadra della società”, ad esempio “Camilla di Zalando”
L’oggetto della vostra Email:
Deve essere chiaro e conciso. Il titolo non deve essere troppo lungo per essere letto nella sua interezza.
L’intestazione in email marketing
È la prima riga del testo della tua Email. È questa linea che appare al lato / sotto l’oggetto nella tua casella Email. L’intestazione consente di fornire ulteriori informazioni al vostro oggetto.
Purtroppo, la maggior parte del tempo, ci sono le famose parole “se non vedi correttamente questa email…”. L’intestazione è per voi l’opportunità di acquisire un piccolo vantaggio rispetto alla concorrenza!
Momento dell’invio:
Un altro criterio che ha un’influenza diretta sul tasso di apertura è il momento dell’invio. Non c’è nessun tipo di tempo ottimale, esso varia da obiettivi e settori di attività. Fate varie prove e analisi statistiche.
Passo #3: Fascino del destinatario
Avete convinto il destinatario ad aprire la vostra Email. Questo è probabilmente il passaggio più difficile, ma non è finita. Ora dovete sedurlo con un contenuto di qualità, una persona interessata ad un contenuto di qualità agirà di conseguenza.
Contenuti pertinenti:
Un contenuto pertinente è un contenuto che rispetta due imperativi. Il contenuto deve per prima cosa rispecchiare chiaramente il titolo della vostra Email. Il titolo della vostra Email è una promessa fatta al destinatario. Il contenuto quindi deve spiegare come la promessa verrà mantenuta e realizzata.
Se ad esempio nel titolo della tua email ti sei mostrato troppo seducente, mentre invece il tuo contenuto non lo fa, ci sono grandi possibilità che la tua Email finisca nella spazzatura e col rischio anche di perdere per sempre un target simile.
Ad esempio se fate una promessa di riduzione del 50% e spedizione gratuita e poi nel contenuto una tal promessa non viene mantenuta, allora sì che vi siete fatti un autogol.
Poi i contenuti devono essere adattati alle abitudini del target di riferimento: ad esempio dovrai porti delle domande del tipo “Come il mio target consulta la sua E-mail? In qual momento? Da quali dispositivi? Quali contenuti cerca?”.
C’è da sottolineare il fatto che una strategia di comunicazione pertinente, al tempo di Internet e dei social media, è solo il 20% di contenuto promozionale per l’80% di contenuti a valore aggiunto.
Pertanto non annegate il vostro target con campagne promozionali. Non avrete i rendimenti attesi. È necessario fornire il contenuto fornendo un plus. Contenuto che sia oltre alla promozione, informativo educativo e divertente, cosa che bisogna decidere in base al tipo di prodotti di mercato ecc.
Le email sono sempre più consultate su Tablet e smartphone. Per creare una campagna di Emailing perfetta, bisogna riflettere dunque anche sul design.
Un buon Emailing contiene immagini pertinenti, cioè che illustrano il testo. Dobbiamo aver in mente che nella stragrande maggioranza delle campagne e-mail marketing, solo poche email vengono lette nella loro interezza. Spesso, è il design a convincere il lettore a scegliere.
Attenzione, troppe immagini avranno un impatto negativo sui vostri tassi di deliverability e-mail. In particolare, un Emailing con troppe immagini sarà considerato SPAM e finirà nella cartella relativa in automatico. Quindi, è necessario essere attenti al rapporto immagini/testo durante una campagna di Emailing.
Suggerimento: per aggiungere un po’ di testo, è possibile aggiungere un piè di pagina al tuo indirizzo Email e includere la tue firme e garanzie o anche una breve descrizione del tuo prodotto/servizio!
Contenuto né troppo corto né troppo lungo!
Come abbiamo visto nel punto precedente, il rapporto immagini/testi deve chiaramente essere percepito Pertanto, la lunghezza del testo deve tenere conto di questo rapporto.
Tuttavia, il contenuto della vostra Emailing non dovrebbe essere troppo lungo. È importante che il messaggio sia orientato all’obiettivo e alle aspettative del vostro target.
Passo #4: Sedurre il destinatario
Ricapitoliamo, in questa fase, il tuo target ha ricevuto la tua Email, l’ha aperta e ne ha preso conoscenza. OK, la chiude e continua la sua vita? No, questo non è il tuo obiettivo!
Ora devi “concludere” convincendo il tuo target a compiere l’ azione. Per fare questo, devi lavorare su due punti chiave: la Call-To-Action e Landing Page.
La call to action (chiamata all’azione)
La Call-To-Action è un pulsante in una determinata pagina che invita a compiere un’azione. Gli esempi più comuni sono del tipo “Acquista ora”, “Aggiungi al carrello” o “registrati”.
La Call-To-Action è la conclusione della tua Emailing. Rappresenta la possibilità concreta di raggiunggere la promessa fatta nell’oggetto dell’ email.
Ad esempio se il tuo messaggio pubblicitario ha come oggetto quello di abbassare i prezzi su uno prodotto ben preciso, allora il pulsante della call to action più coerente potrebbe essere: “scopri l’offerta” o “per saper di più”.
La landing page o pagina di destinazione
Senza dubbio, l’obiettivo di una campagna di Emailing non si può limitare solo ad un clic. Il clic è solo un obbiettivo intermedio necessario ad arrivare all’obbiettivo finale cioè quello di trasformare quel clic in una conversione e per compiere quell’azione finale è necessario aver inevitabilmente una pagina di atterraggio ottimale (landing page).
Una Landing Page è una pagina di destinazione o di atteraggio. La pagina su cui atterra la persona che ha cliccato sul pulsante della tua Email. Per aver un tasso di conversione elevato, la landing page deve essere pensata in ogni suo dettaglio per convertir senza troppe distrazioni.
La qualità di una pagina di atterraggio può influire in modo direttto sul successo della tua campagna di Emailing. Quindi deve essere pensata e allineata al tuo obiettivo finale.
Passo #5: Analizzare, monitorare e ottimizzare le campagne
Per aver una strategia di emailing perfetta, è essenziale analizzare ciascuna delle campagne in modo accurato. L’idea è che difficilmente si creerà al primo colpo una campagna di email marketing perfetta. Come avrete notato leggendo i primi 4 passi, un’Emailing è composta da vari passaggi tutti importanti gli uni quanto gli altri. In questo senso è necessario aver, oltre ai passaggi spiegati nei paragrafi precedenti, un metodo chiaro e preciso.
Per analizzare una campagna di email marketing, è necessario determinare e individuare gli indicatori di prestazioni (KPI) che consentiranno di misurare il livello dell’andamento della campagna in base agli obiettivi iniziali. Qui vi diamo una lista secondo noi di indicatori di performance più importanti per monitorare una campagna di Emailing:
Il tasso di deliverability: consente di misurare la qualità degli indirizzi del data base di posta elettronica. Questo è il numero di email emesso diviso per il numero di email inviate.
Il tasso di apertura: si calcola faccendo il numero di email aperte diviso per il numero di email emesso o mandate. Questo permette di misurare la tua reputazione come inserzionista. Se il tuo tasso di apertura è basso, vuol dire che i contatti del tuo data base ti considerano come un inserzionista meno importante o peggio, come spammer!
Tasso di click-through: è un numero di clic diviso per il numero di email emesso.
Il tasso di reattività: per me è l’indicatore più rilevante. Il tasso di reattività permette di misurare specificamente l’interesse della tua campagna e la rilevanza del tuo messaggio. Il tasso di reattività è il numero di clic diviso per il numero di email aperte.
Variazione del tasso: È la variazione del numero diviso per il numero di email inviate.
A / B Test come si fa?
Si fa una versione A e una versione B della stessa campagna di Emailing;
Selezionare due campioni del vostro database di contatti e inviare ad un campione la versione A e all’altro la versione B.
Si analizzano le statistiche di queste due versioni.
Una volta accertata quella che performa meglio, si mantiene quella poi si aggiunge l’altra parte del data base che ha performato di meno.
L’A / B Testing consente di ottimizzare i risultati della tua campagna di Emailing. E permette di perfezionare i risultati della tua campagna.
k.k